“A PASQUA NON UCCIDO” Manifestazione di protesta contro la strage pasquale di agnelli e capretti IMG 20180330 WA0009 1

Alcune foto della manifestazione “A Pasqua non uccido!”, scattate sabato 24 e venerdì 30 marzo per le vie del centro della città di Trento dove abbiamo avuto contestazioni e come sempre gente che ci ha sostenuto, dove abbiamo litigato con uno standista incazzatissimo perché siamo passati davanti al suo stand che vendeva prosciutti e salami e ci ha detto in milanese un bellissimo “andate a dar via il cu” oppure “andate a mangiare pasticche” e stupidaggini simili (il tipo è quello robusto con il grembiule bianco), siamo stati attaccati dal gestore della Casa dello speck potete vedere nella foto da dietro che ci fa il verso mentre scattiamo la foto, anche lui incazzato perché ci siamo fermati davanti al negozio… ci siamo fermati spesso a parlare con la gente che ci sosteneva o che ci criticava a discutere a spiegare il perché … non è mancato neanche il solito e ormai nauseante “ma perché non vi occupate dei bambini o della violenza sulle donne”. In Piazza Fiera le bancarelle che vendevano carne erano moltissime: carne che arrivava dall’Argentina, dalla Polonia, dall’Austria, dal Brasile, di tutto e di più, tutti stand stranieri che esponevano i loro pezzi di cadaveri ad arrostire e sembrava di essere al cimitero e l’aria era impestata di un odore impossibile da sostenere tanto è vero che abbiamo dovuto coprirci il viso con le sciarpe. In uno stand come nel Far West, anche un mucchio di pelli messe una sopra l’altra veramente triste a vedersi.

Abbiamo fatto anche volantinaggio, i nostri manifesti come sempre sono stati molto molto guardati!!! Verso sera una donna rumena dolcissima ci ferma e inizia a raccontarci di quanto lei ami gli animali, li ama più degli umani, del cane della vicina che ha salvato, del fatto che quando morirà ha detto al figlio di voler andare nel paradiso degli animali e non in quello degli umani, di quando mette in posizione diritta uno scarafaggio capovolto se lo trova, del fatto che non uccide nemmeno le mosche, poi alla domanda se è vegetariana o vegana risponde negativamente, dicendo che però magia poca anzi pochissima carne, e allora qui iniziamo a parlare noi, di come tutti gli animali abbiano il diritto al rispetto e alla vita … abbiamo constatato ancora una volta che è opinione comune anche fra coloro che si dichiarano amanti degli animali, che gli animali così detti “da allevamento” non abbiano diritto ad essere amati o rispettati e siano visti addirittura come una “cosa” esterna e diversa da tutti gli altri animali, come qualcosa e non qualcuno, fatto nascere con il solo scopo di essere ucciso!

E venerdì 30 marzo lo abbiamo rifatto nonostante un cielo scuro e minaccioso che incombeva sopra di noi e che ci ha regalato anche qualche breve ma intenso piovasco.

Il pomeriggio è iniziato con il ritrovo in piazza Duomo e poi via per le vie del centro con i nostri cartelloni. Io ed Alberto abbiamo avuto la sfortuna di incontrare un arrogante giovane a spasso con moglie e figlio che ha manifestato la sua netta disapprovazione a quanto stavamo facendo tacciandoci come aggressivi e violenti! Noi che stavamo portando un messaggio di amore e pace universale saremmo i violenti mentre chi quotidianamente sgozza agnelli e capretti nei macelli con la connivenza della maggior parte della gente che consuma e acquista le loro carni invece sarebbero da comprendere e magari anche ammirare. In un bar un signore ha gettato nel cestino i volantini che avevamo lasciato negli spazi appositi, una signora testimone del fatto è venuta a raccontarcelo chiedendoci altri volantini per rimpiazzare quelli gettati. Un gruppo di adolescenti ci prendevano in giro uscendo con delle frasi tipo: “io il capretto me lo mangio è buonissimo” oppure “domani agnello con patate” e questo ci ha fatto capire che se i giovani erano quelli il futuro del  mondo non era in buone mani … ma ci siamo fermati a parlare con loro e alla fine qualcuno si è ricreduto specialmente quando abbiamo detto loro che ogni volta che ordinano un hamburger da McDonald contribuiscono a distruggere 6 mq di foresta Amazzonica e pare che questo dato li abbia impressionati. Inoltre un prete si è preso la briga di chiamare le forze dell’ordine per far spostare alcuni di noi che sostavano davanti al Duomo con i manifesti intralciando, a suo dire, il passaggio, cosa chiaramente falsa che ha fatto sorridere perfino i poliziotti che loro malgrado hanno dovuto presentarsi sul posto. (vedi foto) Evviva la chiesa con il suo messaggio di amore pace e fratellanza verso tutti gli esseri viventi …

E, ciliegina sulla torta, al bar Pasi dove ci siamo fermati ormai a sera inoltrata una decina di minuti per una velocissima consumazione appoggiando i nostri manifesti all’esterno in un posto dove non creavano alcun disturbo, siamo stati invitati dal titolare del bar a girarli per nascondere le immagini degli agnelli e mostrare solo il lato neutro dei cartelloni. (vedi foto) Questo ci ha dato conferma ulteriore dell’ipocrisia sociale in cui viviamo e in cui siamo immersi fino alla gola.

Grazie alla giovanissima Valentina che ci ha aiutato a fare volantinaggio tra la gente distribuendo insieme a noi decine di volantini sul messaggio pasquale di non violenza e grazie ad Alberto, Carla, Mariangela, Roberto, Rossella e Silvia

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